Documenti e testimonianze della permanenza di Feliciano Orlando in Levante
1845 / 1862
Questa miscellanea di documenti, provenienti dall’archivio privato di Feliciano Orlando e giunti fino a noi attraverso la collezione d’archivio di Michele Severini, contiene interessanti testimonianze degli accadimenti che segnarono la permanenza in Turchia di questo nostro esule, patriota e scrittore. La raccolta ci documenta anche degli importanti incarichi che il nostro concittadino ricoprì negli ambienti diplomatici di Costanitnopoli e Smirne. La popolarità e la stima presso la corte ottomana e il successo di pubblico nella sua attività di avvocato provocarono però al nostro Feliciano Orlando gelosie e risentimenti diffusi che lo portarono addirittura all’arresto con vari capi d’accusa dai quali Egli riuscì a discolparsi dimostrando e mettendo in luce addirittura le altrui negligenze e responsabilità. La vicenda dell’arresto e delle pesanti accuse, tra cui quelle di avere attaccato i poteri del Real Governo, di avere denigrato l’operato del Regio Consolato a Smirne e di avere minacciato di morte il Cancelliere del Regio Consolato, è bene riassunta nel documento che porta la data del 24 febbraio 1846.
documenti originali trascrizione
(Smirne 25 ottobre 1845)
(Smirne, 28 ottobre 1845)
(Smirne 28 ottobre 1845)
(Smirne, 29 ottobre 1845)
(Smirne, 30 ottobre 1845)
(Smirne, 11 novembre 1845)
(Costantinopoli, 24 febbraio 1846)
(Smirne, 28 marzo 1846)
(Smirne, 30 marzo 1846)
(Smirne, 20 luglio 1846)
(Smirne, 23 luglio 1846)
(Costantinopoli, 8 aprile 1852)
(Costantinopoli, 21 febbraio 1857)
(Livorno, 15 marzo 1857)
(Smirne, 6 settembre 1861)
(Amburgo, 31 marzo 1862)