Achille Fabrizio : L'incanto del disagio tra prosa, poesia e un'idea di sana follia
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Lo scrittore altavillese Achille Fabrizio, (Altavilla Irpina 1921 - Grottolella 2006) fondatore del periodico l’Annunzio, organo ufficiale dell’ UDI (Unione Democratica Italiana) è stato soprattutto poeta e romanziere. Scriveva di lui Benedetto Croce…… un temperamento e uno stile vigoroso che non ha potuto non colpirmi……. Ella val meglio di costoro ( G. d’Annunzio e P. Verlaine) perché sincero.
I suoi componimenti, vicini alla scuola decadente ed alla poesia crepuscolare, hanno sicuramente uno stile tutto proprio, passionato, palpitante, colorito dove l’estro si fonde con l’inquietudine interiore e con i forti impulsi dell’animo. Personaggio dagli interessi più vari fu anche cultore di storia, filosofia e letteratura classica, quasi che il suo prepotente ingegno non riuscisse a trovar riposo e sfogo in una sola disciplina. Di certo sentì forte la seduzione del corteggiamento amoroso che visse quasi sempre come tormento e ossessione. Non quello dell’amor cortese quindi ma l’amore che scaturisce dall’irrefrenabile impulso di possedere, l’amore concepito e declinato nella sua versione sensuale che, nell’impatto con la realtà, si tramuta quasi sempre in delusione provocando dolorose ustioni amorose che il Nostro esprime tuttavia, sempre, con sottile senso dell’umorismo e del sarcasmo.
Personaggio eclettico, appassionato di ciclismo, che praticò fino agli anni della vecchiaia, cantore delle libertà individuali, seppe sempre anticipare il futuro, convinto assertore del divorzio, della laicità dello Stato o della necessità di creare gli Stati Uniti d’Europa. Uomo caratterizzato ( i miopi direbbero affetto ) da un altissimo livello di indipendenza intellettuale, non conforme ai modelli di pensiero e azione definiti normali, ebbe sempre un carattere schivo e riservato che lo indusse quasi a rifuggire dal consorzio degli uomini e trovare riparo in quell’ isolamento tipico dell’intellettuale, così poco in linea con quella vanità dell’ apparire che caratterizza invece la figura dello scrittore in generale. « Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri » diceva infatti Arthur Schopenhauer.
Libero pensatore, abituato ad esprimersi in modo diretto, senza censure e contraddizioni, a volte con toni scherzosi, in altre occasioni con grande risentimento e rabbia, Achille Fabrizio si è spesso distinto e caratterizzato per le pesanti critiche rivolte al clero ed alla Chiesa che Egli apostrofava in modo estremamente sarcastico ovvero … Chéll’ è ‘na putéch (… quella è una bottega). Consultando le poche copie del periodico l’Annunzio o gli altri scritti che il tempo e l’incuria hanno in gran parte disperso e distrutto, potrà, il nostro lettore, provare grande piacere nella lettura poiché il diletto è assicurato.
E’ davvero singolare che si sappia così poco di questo nostro Cantore, ed è ancora più sconcertante che la sua naturale riservatezza non abbia aiutato un rapporto di conoscenza consapevole e documentato con gli altavillesi. Ma la cultura, in una comunità come la nostra, è fatta anche di “scoprimenti”. Noi, quando si presenta l'occasione, ci proviamo a segnalarli attraverso altavillahistorica.
( Raffaele Sarti e Giuseppe Sabatino)
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Un interessante ricordo di Achille Fabrizio è riportato nel periodico " San Pellegrino Martire " a firma di Armando Pescatore. Clicca qui
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Sebbene in passato avessimo avuto, dallo stesso Prof. Achille Fabrizio, il permesso di pubblicare alcune sue opere sul nostro periodico “ Il Corso “, con il quale collaborò, abbiamo tuttavia nuovamente richiesto e ottenuto, dai Familiari, l’autorizzazione a pubblicare i Suoi scritti. Ringraziamo i nipoti del Professore Fabrizio per avere dato la possibilità, a tanti studiosi, di conoscere questo singolare personaggio e uomo di cultura altavillese.
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1963 - La grammatica francese, regole esercizi vocabolario
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1966 - Poesie Vol. I
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1974 - Attrici del cinema italiano
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1988 - Cocktail
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1997 - Poesie Vol. II
Anno II - settembre - ottobre 1958
Anno III - giugno - luglio 1959
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