La reazione di Ariano del 4 e 5 settembre 1860 secondo i Processi e le Sentenze della Gran Corte Criminale del P.U. e della Corte d’Assise di Avellino, 1930
(di Cannaviello, Vincenzo - In : IRPINIA – anno II, n.6, 1930)
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Nei giorni che precedettero la venuta di Garibaldi e del suo esercito a Napoli, molti giovani, tra cui Aniello Bruno di Altavilla, insieme ad altri, contrari a Casa Savoia, risposero numerosi alla leva in massa, proclamata dai Borbone, così che l’esercito di Francesco II si accrebbe di ben 20.000 effettivi nel solo mese di settembre del 1860. L’Irpinia, in quei giorni, fu attraversata da molte rivolte filo-borboniche, tutte terminate nel sangue. La prima di queste rivolte scoppiò ad Ariano, per poi passare ad altri paesi. Gran parte del popolo, al grido “…Viva Francesco II, abbasso Vittorio Emanuele, si fotta la costituzione e chi l’ha data….” tentò in ogni modo di organizzarsi militarmente al fine di contrastare la costituzione di governi insurrezionali locali. Morti e feriti ci furono da entrambe le fazioni tanto che Garibaldi, per reprimere le rivolte e ristabilire l’ordine, fu costretto ad inviare le truppe del Generale ungherese Istvan Turr le quali stroncarono con grande determinazione tutti i focolai reazionari.
Padre Giovanni Mongelli scrive nella sua Storia civile di Altavilla Irpina (pg.200) : “... I borboni potevano ancora contare sulla maggioranza del popolo che era legittimista. Così ad Ariano si ebbero trecento morti (dagli atti processuali furono non più di 30 ! ). Quest’ultima notizia eccitò gli animi dei liberali altavillesi che organizzarono una spedizione per prestare aiuto a quelli di Ariano. Gli animosi giovani partirono da Altavilla all’alba del 3 settembre 1860 ; passando per Tufo furono applauditi e vi si unirono altri proseliti ; a Montefusco furono ugualmente accolti molto bene. Data però la nessuna organizzazione della banda, alla fine si disciolse senza conseguire alcun risultato….”
L’estratto, qui riportato, contiene una dettagliata descrizione degli eventi e ci documenta sui risultati giudiziari nei confronti dei rivoltosi, ricavati dagli atti processuali della Gran Corte Criminale di Principato Ultra e della Corte di Assise di Avellino.
(Giuseppe Sabatino e Raffaele Sarti)
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