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Primo Fiorentini: un tecnico romagnolo che contribuì alla valorizzazione delle miniere di zolfo in Irpinia.

 

( di Veggiani, Antonio. In: Lolletti, Sergio e Tozzi Fontana, Massimo (a cura di), La Miniera tra documento, storia   e racconto, rappresentazione e conservazione, Bologna, 1991, pg.193-208)                             

 Atti del convegno, estratto

* * *

   Primo Fiorentini (1873 – 1936) era un tecnico romagnolo al quale si deve un importante contributo nel campo del progresso industriale, applicato all’estrazione e alla lavorazione dello zolfo. In particolare, il Fiorentini introdusse nel 1906, nelle miniere di Altavilla, una innovativa applicazione tecnica che consisteva nella istallazione di particolari apparecchi di lavaggio detti proprio “lavaggi Fiorentini”.

…“….. In Irpinia, come nel resto d’Italia, per separare lo zolfo estratto dal sottosuolo dalla ganga (roccia sterile) che lo contiene venivano usati appositi forni fusori, i calcaroni e forni Gill. Entrambi presentavano il grave inconveniente, durante la fusione, di sprigionare e liberare nell'atmosfera una forte quantità di anidride solforosa, gas molto deleterio per l'agricoltura. Per cui in tutte le miniere di zolfo d'Italia gli esercenti erano costretti a dover risarcire i danni provocati all'agricoltura. Proprio per evitare tali danni il Fiorentini aveva messo a punto un dispositivo mediante il quale il gas solforoso dei forni veniva aspirato da tre ventilatori e fatto disciogliere nell'acqua fredda avvalendosi di un canale derivato dal fiume Sabato…… Nel rapporto del Distretto Minerario di Napoli del 1915 viene riferito che gli effetti ottenuti dal metodo del Cav.Fiorentini superavano ogni aspettativa poiché oltre ad evitare danni all'agricoltura si aveva il vantaggio di aumentare la produzione dato che il sistema permetteva di recuperare lo zolfo condensato che si formava nel tratto tra i forni e l'apparecchio di lavaggio……” (1).

…“…. Lo zolfo di recupero, che rappresentava il 5% di quello prodotto dai forni, era inoltre di elevata purezza per cui veniva raccolto in fornelle e messo in commercio…….” (2).

   L’introduzione di questo dispositivo, grazie al quale fu possibile recuperare l’anidride solforosa, permise dunque di eliminare una volta per tutte il fenomeno della ricaduta di piogge acide sulla campagna circostante e soprattutto mise fine ad Altavilla alle continue liti tra i proprietari delle miniere e quelli delle campagne che vedevano spesso gravemente danneggiati i propri raccolti di nocciole o uve. L’innovativa applicazione e le particolari competenze tecniche valsero al Fiorentini l’incarico di direttore tecnico della miniera Capone che diresse fino al 1919 anno in cui decise di far ritorno nel suo paese di origine, Mercato Saraceno in provincia di Forlì. Malgrado la lontananza non cessò tuttavia di interessarsi delle miniere di Altavilla attraverso preziosi consigli tecnici, tenuti sempre nella massima considerazione dalla direzione delle miniere di Altavilla ma anche dalla direzione della miniera di Tufo con la quale, fra l’altro, ebbe rapporti di collaborazione saltuari fino al 1924. Più di ogni altra cosa continuò tuttavia ad interessarsi e frequentare saltuariamente Altavilla, cittadina nella quale si erano nel frattempo stabiliti alcuni suoi familiari, paese che lo aveva ospitato e gratificato anche con incarichi importanti e nel quale, ancora oggi, vivono alcuni suoi pro-pronipoti.

                                                                                         (Rafffaele Sarti e Giuseppe Sabatino)

* * *

1)In : Lenori, Giovanna, La miniera di Cabernardi e il settore dello zolfo in Italia fra fine ‘800 e la metà di questo secolo. Tesi di laurea, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Ancona, a.a. 1996/97.

2) Cfr. Ministero di Agricoltura Industria e Commercio, “Rivista del Servizio Minerario”, 1917, pp. 176-179.

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Produzione di zolfo in Irpinia dal 1922 al 1930

        ( Cfr. : SAIM contro eredi Rummo, Udienza del 24 novembre 1934....)

        Anni - Minerale in pietra q.li-Minerale di zolfo ventilato - Zolfo grezzo(fuso e lavorato)

        1922/23     264.830                          109.400                              24.604

        1923/24     204.950                          100.551                              20.659

        1924/25     216.950                            76.918                              13.841

        1925/26     275.750                          133.310                              24.559

        1926/27     326.821                          115.059                              23.352

        1927/28     383.816                          105.870                              42.699

        1928/29     368.074                          111.634                               44.401

        1929/30    356.882                             96.175                               48.797

 

Produzione di zolfo in Irpinia dal 1934 al 1961

( Cfr. : L’industria mineraria, gennaio 1963, p. 26 )

         Anni               Zolfo fuso - tonnellate            Zolfo macinato - tonnellate

         1934                               4370                                       22170

         1935                               4600                                       19039

         1936 - 40                        7436                                       18730

         1941 - 45                        7364                                       27032

         1946 - 50                        9156                                       17590

         1951 - 55                        9584                                       23801

         1956 - 60                        6641                                       20972

         1961                               4991                                       17849

 

c 140 Fiorentini Primo

 

 

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