Denominazione

Fonti documentarie

Descrizione e motivazioni

Strada

Cimitero

“……..La strada parte dal largo della Tiglia e, incamminandosi verso sud-est, va a terminare nel punto dove finisce l’abitato. Incontra di lato la strada denominata Vigna e di fronte quella denominata Fontana di Sant’Angelo. Questa, lungo il suo cammino di metri 150,0, offre diverse larghezze: la prima di metri 6,0, la seconda di metri 3,0, la terza di metri 6,0, la quarta di metri 8,2 e l’ultima di metri 5,0”

Via (Rione)

Belvedere

Tra le fonti consultate, al momento, non è stato reperito l’atto ufficiale

Denominazione provvisoria, sopravvissuta nel gergo comune.

Via

Federico Capone

Deliberazione del Consiglio comunale – delibera del C.P. n. 17 del 26.1.1937

Con delibera del Commissario Prefettizio Dr. Isernia Ulrico, in data 26 gennaio 1937, la Strada Belvedere viene intitolata a Capone Federico, con la seguente motivazione: “..morto il 16 giugno 1918, Deputato della Provincia per la XV e XVI legislatura, precursore ed appassionato cultore dell’aereonautica, sviluppò le industrie cittadine dando incremento alle miniere di zolfo e fonte di vita a centinaia di lavoratori, fu patriota e combattente a Bezzecca e Mentana, fautore di civiltà e progresso….”

Strada cimitero. Il toponimo nasce dal fatto che in questa strada in passato furono scavate delle fosse comuni in occasione di particolari calamità tra cui la peste. La Chiesa detta del Purgatorio fu costruita a spese del Comune proprio su una di queste fosse comuni, in ricordo dei numerosi cittadini di Altavilla lì seppelliti.

Capone, Federico. - Uomo politico e industriale (Altavilla Irpina 1849 - ivi 1918); Fondatore, insieme a G. Bovio e R. Imbriani, del quotidiano Pro Patria, fu deputato al Parlamento nelle legislature del 1883 e 1886. Appassionato dell'aviazione, dedicò molti studî alla dirigibilità degli aerostati e al volo con il "più pesante" dell'aria, indirizzando le sue ricerche esclusivamente sulle ali battenti. Si deve a Federico Capone la scoperta delle miniere di zolfo e l’inizio dell’attività estrattiva che, nella prima metà del XX secolo, arrivò ad occupare quasi mille unità lavorative.

( Treccani, Dizionario biografico)