Via Eduardo Di Noia
già Via Orticelli
già Via Foresta - Sellitti
Denominazione |
Fonti documentarie |
Descrizione e motivazioni |
Strada Foresta - Sellitti |
Catasto onciario del 1742 |
Il toponimo foresta , riferito a questo specifico sito, è menzionato nel catasto del 1742. |
“……..Dal Largo San Pietro parte la strada Foresta che va ad innestarsi in quella Sellitti facendo quasi una retta e, dirigendosi verso nord-est, alla sua estremità, descrivendo un semicerchio, va a sboccare nella metà del cammino nel Vicolo detto Dei Prata che giace in direzione est-ovest. La lunghezza della descritta strada è di metri 320,00 e larga nel punto di partenza metri 3,00. Percorso metri 160,00, punto dove si innesta con la strada Sellitti, si allarga a metri 120,00. Incominciando la curva e percorso il cammino di metri 20,00, si stringe a metri 2,40 terminando a metri 4,10……”. |
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Via Orticelli |
La strada è menzionata nella delibera della Giunta municipale del 4 gennaio 1874 |
“….livellamento della strada orticello, una volta Sellitti….”; strada che scende alla C.da Foresta e che nel tratto superiore va a terminare sul ponticello che sbocca sul corso S.Pietro….” |
Via Di Noia Eduardo |
Deliberazione del Consiglio comunale n. 17 del 26 gennaio 1937 |
Con delibera del Commissario Prefettizio Dr. Isernia Ulrico, in data 26 gennaio 1937: Via Orticelli – Sellitti viene denominata Via Eduardo di Noia, con la seguente motivazione: "Eduardo Di Noia, figlio di Salvatore, Sergente maggiore caduto da eroe in Africa, decorato di croce di guerra al valore, in memoria del suo grande ardimento e dello spirito di sacrificio, spinto fino al supremo olocausto. Primo ed unico caduto altavillese in Africa Orientale, che col suo sangue generoso ha irrorato le vene del nuovo Impero Romano e fascista ed ha segnato col suo nome di martire il contributo di eroismo di Altavilla alla grande causa dell’Impero di Mussolini". |
Foresta e Sellitti. Il documento più antico nel quale è attestato il toponimo foresta, sebbene sia del 1708, contiene tuttavia un riferimento preciso ad una casa menzionata in un precedente elenco del 1579. Trattasi di un inventario del notaio Domenico Giordano nel quale si legge di una…… casa antica..sita et posta nel luogo detto la foresta.... Nella stessa fonte d’archivio, in un elenco di beni terrieri, ritroviamo poi ancora menzionato il toponimo foresta accompagnato da altre interessanti informazioni. In particolare si legge : terra costosa, petrosa, parte boscosa, oggi ridotta in pastino di vite …sita ..nel luogo detto lo torone della foresta……Non vi sono fonti che attestino invece la denominazione camminate la quale viene frequentemente ma erroneamente attribuita da alcuni. Il toponimo camminate è riferibile ad altra località ossia a "Tora"! Come testimoniano numerosi documenti d’archivio, tutta la parte alta della contrada foresta si presentava originariamente come pietrosa e a motivo di ciò, per lungo tempo, non fu mai messa a coltura se non quando, per le necessità dei tempi, subì continue estrazioni di pietre che servirono per i selciati delle strade interne del paese ma soprattutto per le basi e fondamenta sulle quali fu edificata la nuova Chiesa Madre. La necessità di poter disporre di pietrame fu talmente grande che si rese addirittura necessario garantirne la consegna attraverso un atto notarile stipulato con un componente della famiglia Raffaele il quale evidentemente possedeva gran parte dei terreni pietrosi ubicati sulla foresta. Una volta iniziata la rimozione dei massi e della parte più in superficie del pietrame si passò un poco alla volta alla messa a coltura dell’area la quale, per la vicinanza al centro abitato, finì con l’accogliere tanti piccoli orti e, come risulta da più fonti d’archivio, anche numerosi “pagliari “ (da qui il toponimo orticelli) . Fu il Comune che, con atto deliberativo della Giunta del 4 gennaio 1874, dispose: Il……livellamento della strada orticello, una volta Sellitti ; strada che scende alla C.da Foresta e che nel tratto superiore va a terminare sul ponticello che sbocca sul corso S. Pietro. (Le fonti sono in: Biblioteca Caruso. Atti del notaio Domenico Giordano; Delibere della Giunta municipale, anno 1874; Archivio di Stato di Napoli, Altavilla, Conti comunali). |