Via Feliciano Orlando
già Via Giardini
Denominazione |
Fonti documentarie |
Descrizione e motivazioni |
Via Giardini |
Stradario compilato dal perito Tartaglia Serafino Approvato con delibera Consiliare, n. 87 del 24-9-1868 |
Strada di collegamento tra Via dell’Immacolata e l’attuale Via Giardini (lungo la strada è ubicato il complesso delle Scuole elementari e materne e dell’Asilo Parrocchiale). Denominazione provvisoria sopravvissuta nel gergo comune, generata dalla presenza di piccoli orti, detti appunto "giardini". |
Via Feliciano Orlando |
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 137 del 22 dicembre 1994 |
Il Consiglio delibera: “…intitolare la strada comunemente chiamata Via Giardini con il toponimo “Via Feliciano Orlando”. |
Feliciano Orlando nasce in Altavilla il 12/2/1801 da Michele e Saveria Villani. Laureatosi a Napoli esercita per molti anni la professione di Avvocato nel capoluogo e poi presso la Cancelleria del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Qui ha modo di conoscere e aderire ai moti rivoluzionari che avevano trovato terreno fertile soprattutto nel napoletano. Costretto all’esilio, nel 1843 si reca a Costantinopoli e poi a Smirne in Turchia dove partecipa alle assemblee tenute dai fratelli Bandiera colà rifugiatisi. Dopo non poche vicissitudini riesce ad affermarsi per l’acutezza del suo ingegno, fra l’altro si dedica anche ad opere di carattere letterario, filosofico e giuridico come: Il Corano, Religione e doveri dei musulmani; Della filosofia e sue parti; La Triade, Verità filosofica; Delle relazioni della Corte ottomana con le potenze straniere; Cleopatra, ecc. Nel 1846, a Smirne, viene nominato Console delle Libere città anseatiche di Lubecca, Brema ed Amburgo; nel 1857 assume la carica di Console del Gran Ducato di Toscana. Con l’Unità d’Italia, rientra in patria e rifiutando onori e cariche offertegli da più parti, anche da Cavour, si stabilisce ad Altavilla dove ricopre per circa diciannove anni la carica di Consigliere comunale e poi quella di Sindaco. Muore nel giugno del 1884.
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