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Piantina 2                                                   Via Luigi Vanni

                                                                          già Cupitella

Denominazione

Fonti documentarie

Descrizione e motivazioni

Via

Cupitella

Catasto onciario del 1742

Il toponimo è menzionato nel catasto onciario del 1742 con la specificazione borgo della cupitella.

Stradario compilato dal perito Tartaglia Serafino Approvato con delibera Consiliare, n. 87 del 24-9-1868

“…….Questa strada, partendo dal detto largo Tiglia, si estende verso Oriente, e va a collocarsi con le due strade esterne denominate del Carmine / Cupitella. La sua lunghezza è di metri 70,00 e la sua larghezza nel punto di partenza è di m. 4,50. Nel mezzo misura metri 5.20 e nella sua estremità m. 4,40……”.

Via

Luigi Vanni

Deliberazione del Consiglio comunale n. 4 del 23 aprile 1947

Su proposta del consigliere Caruso Pellegrino:

“…alla Via del Carmine (tratto Cupitella) viene dato il nome di Via Luigi Vanni, caduto sul campo del lavoro…..”

 

Cupitella. Il toponimo, molto frequente in tutta l’Italia appenninica, ed il cui significato rimanda sempre ad un sentiero campestre disposto tra le siepi (almeno su di un lato) oppure ad un percorso con il fondo stradale sottostante rispetto ai terreni adiacenti, non è stato particolarmente diffuso ad Altavilla se non in epoca abbastanza recente ossia dall’800 in poi, periodo in cui lo troviamo sotto le voci cupa del casino (casalino), cupa delle vigne, ecc.

Il termine cupitella, che in pratica vuol dire piccola cupa, è menzionato per la prima volta in un atto notarile del 1687 (inventario) e riguarda un ………casalino ( piccola casa) con orticello sito nel luogo detto la cupitella…….

Nelle fonti successive, ossia in alcuni conti comunali relativi all’anno 1713 /14 (Archivio di Stato di Avellino) si legge invece di un pagamento effettuato dal Comune …….per fattura di selice (pietre) alla via cupitella…. Trattasi di una spesa che, per essere stata effettuata dal Comune, conferma l’importanza della strada la quale doveva sicuramente rappresentare in passato una delle vie maggiormente utilizzate per giungere in paese, specialmente per chi vi arrivava da nord. Da qui la necessità di tenerla efficiente. Si consideri al riguardo che la manutenzione delle strade rappresentò in epoca d’ancien regime uno dei compiti precipui dell’attività del nostro Comune, insieme alla pulizia del centro abitato e a poche altre funzioni, e ciò soprattutto per la poca disponibilità finanziaria dell’Ente.

(Archivio di Stato di Avellino. Altavilla Irpina, Conti comunali, anni 1713/14); Archivio M. Severini, Inventari, Collezione privata di Giuseppe Sabatino)LOGOridotto