Comitato “Pro Altavilla”
(da: “Il Giornale d’Italia” del 2 novembre 1914)
Altavilla Irpina, 30 ottobre.
In questa città vi sono da risolvere importanti e complessi problemi cittadini che da anni attendono la soluzione e che, nel crescente progresso morale a materiale, appaiono sempre più stringenti ed immediati.
Noi, contrariamente ad altri comuni meno importanti del nostro, abbiamo ancora bisogno di adeguata quantità di acqua potabile, di fognature, di sistemazioni stradali, di luce elettrica, di edificio scolastico, di telefono, di miglioramenti pubblici e di altre cose; ma sebbene per qualcuno siano a buon punto le pratiche e per qualche altro degli utili progetti siano presentati o approvati ed in corso di evasione, pure sino ad oggi i miglioramenti a le opere, facilitate ai Comuni dalle leggi sul Mezzogiorno, sono ancora un sogno da attuarsi.
Per effettuare la soluzione, è sorto qui un Comitato, che si propone come unico scopo l'esame sereno ed obbiettivo del diversi bisogni cittadini, la indicazione e lo studio del modi di provvedervi, la propaganda pubblica a favore di essi e la spontanea cooperazione per attuarli,
L'iniziativa, promossa dal signor Carlo De Rosa, appare altamente lodevole, giacchè è evidente che in tutti i nostri comuni le autorità municipali - con un Consiglio scisso per lo più in due discordi partiti e che si riunisce poche volte all'anno - onerate da molteplici, difficili e complessi oneri amministrativi, non possono centuplicarsi per provvedere alle infinite esigenze pubbliche ed hanno bisogno della cooperazione fattiva di tutti i cittadini che, se non altro, con concorso morale e compattezza di idea, agevolino l'opera non facile né concordemente giudicata, e mostrino quali sono i desiderata e le aspirazioni del paese.
Al detto Comitato sinora hanno già aderito 50 intelligenti sottoscrittori, fra i quali autorevoli cittadini e certamente ancora altre sottoscrizioni saranno raccolte.