(Dal nostro corrispondente)
ALTAVILLA IRPINA, 19
La gravissima epidemia di gastroenterite acuta febbrile a carattere benigno che si è manifestata ad Altavilla Irpina comincia a diminuire lentamente anche se ai casi che abbiamo segnalato i giorni scorsi se ne aggiungono ancora sei nella giornata di ieri. Allo stato l'epidemia è entrata in una fase più blanda.
I medici da noi interpellati hanno dichiarato che negli organismi si sono formati degli
anticorpi che attutiscono la violenza epidemica.
Secondo il parere del dottor Armando Rossi, uno dei sanitari che si sta prodigando nell'opera di repressione del male, il virus di natura non ancora accertata, sia pure in maniera blanda, è destinato ad interessare tutta la popolazione di Altavilla.
Alcuni infermi colpiti dalla infezione cominciano gia a ristabilirsi mentre altri, i più gravi, sono stati avviati verso l'ospedale dove riceveranno cure più intense.
Un energico piano di disinfezione e di disinfestazione è stato disposto dal Prefetto in persona.
Un'autopompa dei Vigili del Fuoco di Avellino provvede costantemente all'approvvigionamento idrico, mentre una autobotte del Comune di Avellino percorre continuamente le strade del paese irrorando disinfettante.
La calura estiva rende la cosa ancora più preoccupante e di conseguenza favorisce la epidemia. Tuttavia l'insorgere del male in Altavilla non lo ha portato il caldo, come credono i meno provveduti, ma la causa è da ricercarsi nelle condizioni pietose igieniche in cui vivono gli altavillesi e prima tra tutto, nello scarso approvvigionamento idrico che fornisce l'Acquedotto dell'alto Calore.
Altavilla vanta dei primati funesti in fatto di infezione, dal colera del secolo scorso, ad una forma epidemica di vaiuolo che si sviluppò nell'immediato dopoguerra. E si è sempre parlato, solo parlato, di piani igienico-sanitari che avrebbero dovuto contenere e prevenire ogni manifestazione infettiva, ma poi, passato il pericolo, ogni cosa è caduta nel dimenticatoio.
Gli altavillesi questa volta dicono che è tempo di smetterla con i progetti teorici e aspettano la realizzazione di un acquedotto decente, capace di soddisfare le loro necessità, e di un servizio di nettezza urbana adeguato ai tempi attuali.
Lo spettacolo cui la popolazione assiste ogni giorno è veramente desolante: un camion tipo “Leoncino” sistematicamente compie il giro dell'abitato a raccogliere i cumuli di spazzatura innanzi ad ogni casa e presso tutti gli angoli delle strade per trasportarli a due chilometri di distanza ove vengono inceneriti con un sistema empirico. Il personale addetto viaggia allo scoperto, a ridosso dei rifiuti, senza tute, sul mezzo che cosparge un fetore insopportabile, che penetra in ogni abitazione.
Il bilancio del comune di Altavilla è in condizioni disastrose e nessuna amministrazione potrà trovarsi nelle condizioni di attendere alla realizzazione di queste importantissime opere per salvaguardare l'incolumità della popolazione. A tale scopo, i nuovi amministratori comunali hanno chiesto alle autorità centrali il sollecito intervento, inviando il seguente comunicato:
“E' nota l'epidemia che ha colpito la popolazione di Altavilla Irpina, che, dalla entità dei casi registrati ora per ora, sembra interessare la totalità degli abitanti di questo centro alla grave, singolare infezione di cui purtroppo, gli organi sanitari, a tutt'oggi non sono riusciti a stabilire le cause. Intanto. nel predisporre le misure suggerite dalle autorità sanitarie, urge provvedere:
a) Attesa la precarietà delle condizioni della rete idrica dell'Alto Calore, rete che presenta un pò dovunque perdite con tutte le conseguenze che derivano dal risucchio dell'acqua alla rifazione della condotta di derivazione del Serino (che fornisce come condotta supplementare, soltanto 62 mq. giornalieri, n.d.r.) per tutta la sua lunghezza, metri lineari 637, come dalle constatazioni del dott. Cambardella del Ministero della Sanità, inviato l'altro ieri dal Ministro on. Mariotti.. La spesa prevista per l'effettuazione delle necessarie opere si aggira intorno ai 4 milioni e mezzo di lire;
b) al miglioramento del seri vizio di nettezza urbana, specialmente per quanto riguarda il trasporto delle immondizie domiciliari e stradali; in particolare, modificare l'attuale sistema di trasporto dei rifiuti assicurandolo con un mezzo ermeticamente coperto, per l'acquisto del quale in questo momento non si conosce la spesa;
c) alla rimozione dell'attuale vespasiano in via Macello, costituendo esso gravissimo inconveniente igienico-sanitario, sia per le insufficienze di acqua, sia per la mancanza di fogne di scarico;
d) allontanamento dello scarico delle immondizie dalla periferia del paese con l'acquisto di altro terreno in lungo più idoneo;
e) alla rimozione degli enormi cumuli di immondizie domiciliari abusivamente scaricate un po' dovunque e partiolarmente lungo le via di accesso città”.
Da questo comunicato emerge chiaramente la grave situazione igienica in cui versa Altavilla Irpina e ancora più chiaramente emerge che questa popolazione non può essere abbandonata nè ignorata dalle autorità provinciali e centrali, se si ha intenzione di salvaguardare lo stato di salute di ciascuno, non solo per una questione di umana solidarietà, ma anche per dettato esplicito della Costituzione la cui applicazione si richiede per sventare un grave pericolo che minaccia sempre più da vicino tutte le fami gli e di questo centro.