Riportiamo, in questa pagina, un articolo pubblicato nell’agosto del 1933 e scritto a distanza di pochi giorni dalla scomparsa del Generale Cosimo Caruso di Altavilla.
La rivista, che accoglie questo breve necrologio è La Vita Italiana, rassegna politica (Anno XXI, luglio/dicembre 1933), pubblicazione del regime fascista la quale ebbe periodicità mensile e fu curata dalla editrice Cremona Nuova.
Direttore di questo importante periodico fu l’irpino Giovanni Preziosi (Torella dei Lombardi, 1881 – Milano 1945) il quale, fra l’altro, sappiamo essere - da alcune fonti (breve scritto del figlio Angelo)- autore di questo articolo sul Generale Caruso, sebbene non compaia alcuna firma. E’ in pratica il deferente tributo di un irpino ad altro conterraneo, distintosi sui campi di battaglia e del quale si vuole sottolineare la comune appartenenza allo spirito e agli ideali fascisti. Il Preziosi, uomo politico, nonché ministro, è stato un personaggio e una figura molto controversa e dibattuta dagli storici del fascismo a causa del suo dichiarato antisemitismo. Renzo De Felice così lo descrive: “….Forse l'unico vero e coerente antisemita italiano del XX secolo e certo uno dei pochissimi antisemiti italiani che non ripeteva pappagallescamente le parole e gli slogans altrui, ma che, indubbiamente, per oltre trent'anni "studiò" l'ebraismo italiano» ( In : Renzo De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Einaudi, 1961, p. 9 ).