MARTIRI DELLA REPUBBLICA PARTENOPEA. 1799
( Da : Vannucci, Atto, I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848, Firenze, 1860)
Ercole d'Agnese, di Piedimonte d'Alife, presidente del Direttorio, ucciso il primo di ottobre 1799, Giuseppe Albanese, di Noci Appula, ucciso il 28 novembre 1799, Doria Principe Raffaele, di Genova, Miccola Magliano, avvocato, Giovanni Leonardo Palomba, di Campobasso, avvocato, ucciso il 9 novembre 1799, Prosdocimo Rotondo, di Gambatesa del Molise , avvocato , ucciso il 30 settembre 1799, Domenico Bisceglia, di Donnici Cosentina, Fasulo Niccola, avvocato, ucciso il 29 agosto 1799, Leopoldo de Renzis, di Capua, colonnello, ucciso il 12 dicembre 1799. Dei dotti abbiamo già ricordati i più famosi. I medici si distinsero sopra tutte le classi di cittadini per amore alla libend. I giovani del grande ospedale degli Incurabili formarono il battaglione sacro della Repubblica. E bene s' intende come tutti divenissero segno alla persecuzione dei despoti. Oltre a Cirillo che valeva per mille , furono uccisi Francesco Bagno, di Cesa, già Teverola, medico di primo ordine e professore all' Università degli studi , il medico Gennaro Arcucci , di Capri , ucciso il 1 8 marzo 1 800 , Gaspare Pucci, siciliano, studente di medicina. Grossi Cristoforo, di Lagonegro in Basilicata, studente di medicina, ucciso il primo febbraio 1800, e Niccola Pacifico già ricordato, esimio botanico, matematico, e felice cultore degli ameni studi. Fra gli uccisi troviamo anche l’avvocato Gregorio Mancini , di Altavilla Irpina , ucciso il 3 dicembre 1799, Francesco Astore, di Casarano Leccese, giudice di pace, Vincenzo Lupo, di Auletta, avvocato, e T ex- consigliere Onofrio De Colaci , marchese , membri dell' alta Commissione militare; Antonio Sardelli, Antonio Avella, o Pagliuchella, bottegaio, e membro del Municipio di Napoli, Antonio e Ferdinando marchesi Ruggi, di Salerno, Domenico e Antonio Piatti , banchieri , Giuseppe Sieyes , vice-console di Francia , Niccola Mazzola, Pietro Nicoletti, di Cosenza, Niccola Maria .