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Elvira Coda Notari, pioniera oltre la censura, ed il film

“ Trionfo Cristiano”

commissionato dagli altavillesi emigrati in America.

Storia di una religiosità e di un legame oltre confine

 

( di Giuseppe Sabatino e Raffaele Sarti )

 *  *  *  *

 

TrionfoCristiano locandina ridotta

(Riproduzione fotografica Franco CAVALIERE)

Cartellone cinematografico originale del film "Trionfo Cristiano

 

Alla fine dell’800, in una delle tante botteghe napoletane, Nicola Notari e la moglie Elvira Coda si distinsero per lavori di ritocco e coloritura di foto e film. Nel 1909, grazie al buon andamento degli affari, i coniugi Notari decisero di costituire la società Dora Film con sede a Napoli, in via Roma 91.

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I coniugi Nicola Notari ed Elvira Coda

           ( In: https://it.wikipedia.org/wiki/Elvira_Notari)

 

    Traendo profitto dalla realizzazione di cortometraggi e da un attrezzato laboratorio di stampa e coloritura delle pellicole, la Dora Film diventò, in pochi anni, una delle più importanti e apprezzate case di produzione cinematografiche italiane tanto da aprire addirittura una propria sede negli Stati Uniti, a New York, in Mulberry Street, nel cuore di Manhattan dove i film prodotti dai coniugi Notari riscossero grandissimo successo, soprattutto presso il pubblico di origine italiana. La direzione della succursale americana fu affidata a Gennaro Capuano.

 

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Mulberry Street, New York – Sede della Dora Film

(In : https://it.wikipedia.org/wiki/Elvira_Notari)

 

   Nei primi anni del ‘900 questo tipo di produzione cinematografica incontrò talmente il favore del pubblico che in Italia, ma soprattutto a Torino e Napoli, furono costituite numerose società di produzione tra cui la napoletana Partenope Film dei fratelli Troncone la quale, fra l’altro, nel 1905 girò il suo primo cortometraggio dal titolo Il ritorno delle carrozze da Montevergine… cui seguì La festa dei gigli di Nola prodotto dalla società rivale ossia la Dora Film. Nel 1907 vennero censite a Napoli ben settanta sale cinematografiche a fronte delle cinquantadue di Roma e delle dodici di Milano.

   Erano gli anni in cui la Dora Film iniziava a produrre anche lungometraggi nei quali la Napoli dell’epoca faceva sempre da sfondo, quella cioè dei pescatori, dei bassi, degli scugnizzi, quella nuda e cruda segnata dalla miseria, dal tradimento, dai delitti d’onore; un genere cinematografico fatto di spontaneità, naturalezza e immediatezza nel quale molti critici hanno voluto individuare gli elementi che anticipano e precorrono il neorealismo degli anni ‘40. I film erano talmente realistici che al cinema Vittoria di Napoli, durante la proiezione, uno spettatore sparò addirittura nello schermo per uccidere il “cattivo” !

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 Scena del film “ A santa notte”1922

  (In: http://leitmovie.it/a-santanotte)

 

   Furono prodotti in quegli anni centinaia di cortometraggi e documentari tra cui La Festa della S.s. Assunta in Avellino e La Madonna della Libera di Trevico insieme ad una sessantina di lungometraggi realizzati tra il 1906 ed il 1929 tra i quali Carmela la pazza (1911), Il figlio del reggimento (1915), Gennariello il figlio del galeotto (1921); rappresentazioni a tal punto cruente da essere spesso censurate, soprattutto nel periodo fascista quando non era consentito portare sullo schermo la miseria, la pazzia oppure il suicidio. Assecondando poi le preferenze del pubblico e volendo anche nobilitare una certa idea dell’Italia, in contrasto con quella dominante americana che voleva gli italiani mafiosi e straccioni, la Dora Film realizza una piccola serie di filmati a pagamento, commissionati da alcune comunità italiane emigrate.

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 Scena del film " Nfama " del 1924

(In: https://donneprotagoniste.blogspot.com/2016/09/elvira-coda-notari.html)

 

 

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Scena del film “ È Piccerella “ (1922 - 24 ?)

In: http://duels.it/sogni-elettrici/il-cinema-con-il-cantante-appresso-di-elvira-notari/

 

 

 

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Scena del film “ Fantasia ‘e surdat “ 1927

In: https://emutofu.com/tag/eduardo-notari/

 

 

Erano gli anni in cui l'emigrazione impoveriva e dissanguava l'Italia meridionale dove nel solo 1901-1902 le partenze per gli Stati Uniti erano state ben 115.704, un numero che si assestò poi, negli anni successivi, intorno alle 80.000 unità. Questo stato di cose indusse la filiale americana della Dora Film a produrre piccoli documentari sui paesi di origine di queste comunità di emigranti, film che furono venduti per 5 dollari ciascuno.

Tra queste comunità vi fu anche quella altavillese residente negli USA, in particolare la comunità di Filadelphia in Pennsylvenia, la quale commissionò alla Dora Film un lungometraggio sulla vita e martirio di San Pellegrino, un film muto girato in 35 mm. con un formato dell’immagine in 1,33: 1, della durata di circa un’ora. Il film, che arrivò nelle sale con il titolo di Trionfo cristiano, venne distribuito dalla Unitas ed il protagonista fu interpretato dal figlio di Elvira e Nicola Notari, Eduardo, più noto col nome d’arte di Gennariello. Il cartellone, riportato in questa sezione, pubblicizzava proprio questo film ed è stato da noi recuperato sul mercato di antiquariato librario.

Trionfo cristiano fu probabilmente girato intorno al 1925 ma ufficialmente arrivò nelle sale cinematografiche soltanto nel 1930 ossia dopo aver ottenuta l’approvazione dalla censura fascista che ne vietò tuttavia la visione ai minori di 16 anni a causa delle scene nelle quali si evidenziavano le forti pulsioni intime del giovane Pellegrino seguite, dopo la conversione, da scene di sangue girate per rappresentarne il martirio.

Questo genere cinematografico fu molto apprezzato e richiesto dalle comunità di emigranti negli Stati Uniti e in Canada dove i film solitamente arrivavano dopo aver superato grosse difficoltà per il visto all’esportazione oppure approdavano attraverso canali clandestini.

Per il nostro film non si trattò, a proposito di censura, di un caso isolato poiché il regime fascista osteggiò spesso i lavori dei Notari ritenendoli diffamatori verso il buon nome dell’Italia a causa di un certa rappresentazione della realtà socialmente degradata e malavitosa. Trionfo cristiano fu quasi certamente proiettato anche a Napoli al cinema Trianon come suggerisce l’annotazione riportata sul retro del nostro cartellone dove si legge : Trianon, 31 marzo 1931- XI (!).

La Dora Film chiuse tutte le attività nel 1930 a causa degli alti costi di produzione dovuti all’avvento del sonoro tuttavia continuò ad operare nel campo della distribuzione cinematografica come ci documenta la ricca bibliografia sull’argomento.

 

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Elvira Notari (in primo piano a destra) con la famiglia

In: https://www.150anni.it/webi/index.php?s=58&wid=1905

 

   Gran parte del materiale posseduto dalla Dora Film fu ceduto, nel 1998, dagli eredi della Famiglia Notari, al Museo Internazionale del Cinema e dello Spettacolo (MICS) di Roma dove, qui come altrove, con l’aiuto dei nostri lettori, ci auguriamo si possa ancora reperire una copia del nostro film. Ci accompagna altresì la fondata speranza che, con il concorso degli altavillesi sparsi nel mondo, soprattutto nelle Americhe, in particolare in Pennsylvania, si possa in ogni caso recuperare questa testimonianza preziosa di un passato che ci appartiene e rinvenire la nostra pellicola che speriamo, ad oggi, soltanto dimenticata in un vecchio scaffale di qualche famiglia italoamericana o in uno dei tanti archivi di istituti specializzati alla conservazione e restauro della filmografia più antica e del muto.

In caso di ritrovamento, Vi preghiamo di contattateci al nostro indirizzo

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Filmografia della Dora Film. Elenco parziale e date presunte di produzione.

 

Arrivederci (1906)

L'accalappiacani (1909)

Il processo Cuocolo (1909)

Maria Rosa di Santa Flavia (1910)

Fuga del gatto (1910)

Bufera d'anime (1911)

La figlia del Vesuvio (1912)

I nomadi (1912)

Guerra italo-turca tra scugnizzi napoletani (1912)

L'eroismo di un aviatore a Tripoli (1912)

Carmela la pazza (1912)

Povera Tisa, povera madre (1913)

Errore giudiziario (1913)

Tricolore (1913)

Ritorna all'onda (1914)

A Marechiare 'nce sta 'na fenesta (1914)

La fuga del gatto (1914)

Addio mia bella addio... l'armata se ne va... (1915)

Figlio del reggimento (1915)

Sempre avanti, Savoia (1915)

Carmela, la sartina di Montesanto (1916)

Ciccio, il pizzaiuolo del Carmine (1916)

Gloria ai caduti (1916)

Barcaiuolo d'Amalfi (1917)

La maschera del vizio (1917)

Mandolinata a mare (1917)

Il nano rosso (1917 - dall'omonimo romanzo di Carolina Invernizio)

Gnesella (1918)

Pusilleco addiruso (1918)

Medea di Porta Medina (1918, dall'omonimo romanzo di Francesco Mastriani)

Chiarina la modista (1919)

Gabriele il lampionaio di porto (1919)

'A Legge (1920)

A Piedigrotta (1920)

'A mala nova (1920)

Gennariello poliziotto (1920)

Luciella (1921)

Il figlio del galeotto (1921)

‘O munaciell (1921)

'A Santanotte (1922)

E’ Piccerella (1922)

Cielo 'e Napule (1922)

Il miracolo della Madonna di Pompei (1922)

Pupatella (1923)

Reginella (1923)

'O cuppè d' 'a morte (1923)

Sotto San Francisco (1923)

'Nfama! (1924)

Così piange Pierrot (1924)

Miettete l'avvocato (1924)

Cor’ ‘e frate (1924)

Trionfo cristiano (1925)

Fenesta ca lucive (1926)

L’Italia s’è desta (1927)

Fantasia ‘e surdat (1927)

La leggenda di Napoli (1928)

Napoli terra d'amore (1928)

Napoli sirena della canzone (1929)

 

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