L’assetto societario delle miniere di Altavilla e la ricerca di una disponibilità finanziaria

per la fusione e unificazione delle costituite società estrattive

[ Capone, Federico et al...]

( 1910 ? )

   Agli inizi del ‘900, Federico Capone, dopo aver scoperto alcuni giacimenti solfurei, oltre quelli già attivi delle miniere, decide di costituire una nuova società e dare vita ad una ulteriore attività estrattiva e vendita di minerale. Da qui la decisione di affidare al Cav. Ciufici le aziende estrattive e cedere, nel 1907, una parte della proprietà della miniera all’On.le Del Balzo e a Michele Capone, costituendo con gli stessi una nuova società ossia la Federico Capone miniere solfuree di Altavilla Irpina, successivamente affidata alla Società Generale Immobiliare fino al 1918. Una volta realizzato questo nuovo assetto societario, Federico Capone decide di azzerare le passività delle singole società e arrivare alla fusione e unificazione delle ditte le quali assumeranno poi la nuova denominazione di Miniere di zolfo in Tufo, Federico Capone, Zampari & C .

   Il documento a stampa che segue, a cura di Federico Capone, fu stampato con l'intenzione di essere utilizzato quale contratto-tipo ovvero proposta-offerta da sottoporre a diversi destinatari allo scopo di trovare un finanziatore che permettesse di appianare le passività delle aziende estrattive e arrivare alla unificazione delle ditte. Gli accadimenti successivi ci permettono di sapere che il finanziatore sarà un certo Pasquale de Martini.

   Il documento contiene un lungo elenco di garanzie ipotecarie necessarie al pagamento delle cambiali e ci documenta riguardo alla disponibilità di 50.000 lire annue quale ….. parte dell’estaglio che annualmente si corrisponde dalla Società Immobiliare di Roma per la locazione delle miniere.

 - questo documento a stampa, particolarmente raro e forse unico, ci è stato concesso dalla Sig.ra Luisa Iannaccone che per l’occasione ringraziamo -

(Giuseppe Sabatino e Raffaele Sarti)

 *   *   *   *