Zampari, Carlo, Dati e notizie sulla produzione dello zolfo fuso con le quadriglie Gill.
Relazione con prospetto generale riassuntivo della lavorazione e rilievi diversi, Napoli
1936
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La relazione che segue, datata 11 settembre 1936, è a firma dell’Ing. Carlo Zampari. Il documento contiene una serie di dati statistici riguardanti il quantitativo di minerale solfifero estratto nelle miniere di Altavilla nel periodo compreso tra il 1° ed il 20 aprile del 1936 ovvero in quindici giorni, escluse le feste pasquali e altro. Il motivo delle misurazioni era quello di dimostrare, attraverso una serie di dati, la deficienza di minerale solfifero, proveniente dall’estrazione giornaliera, e la capacità di fusione delle celle o quadriglie. Dalla misurazione condotta dall’Ing. Zampari: “……. risulta l’evidenza che se l’estrazione continua nelle stesse proporzioni, non può fornire il minerale necessario a tutte le lavorazioni con l’aggravante che quello che momentaneamente si estrae è di qualità scadente come lo prova (malgrado la scelta che si fa pel grezzo ventilato) l’analisi che ha dato come tenore in zolfo in detto periodo, quasi sempre una percentuale inferiore al 30% ........”
E’ utile ricordare che negli anni che seguirono l’Unità d’Italia ben due società si erano costituite per l’estrazione dello zolfo in Irpinia, quella di Ferdinando Capone ad Altavilla e quella di Francesco Di Marzo a Tufo. A distanza di pochi anni, nel 1870, erano diventate tre le miniere, ossia la Di Marzo, la Società Capone, Sellitti, D’Agostino e infine quella dell’Ing. Francesco Zampari. Queste due ultime si fonderanno poi nel 1877 per costituire il Consorzio delle Miniere Solfuree di Altavilla Irpina che diventa successivamente, nel 1899, Società Anonima Industrie Minerarie. Un’ultima società - composta da un folto gruppo di cittadini altavillesi - viene infine costituita nel 1913 ed è quella denominata Società Anonima Mineraria Irpina la quale però non passerà mai, di fatto, all’attività estrattiva (In: altavillahistorica: Maggiore, Ludovico, Le miniere di solfo dell’Irpinia, Faenza 1937).
( Il documento custodito, presso la Biblioteca Caruso, è stato donato dal Sig.Armando Musco ed è disponibile in copia fotostatica, eseguita -purtroppo- in modo non corretto e perciò poco leggibile in alcune parti )
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