Via Ferdinando Cianciulli
già Vico Maria Luisa
Denominazione |
Fonti documentarie |
Descrizione e motivazioni |
Vico Maria Luisa |
Tra le fonti consultate, al momento, non è stato reperito l’atto ufficiale |
Denominazione provvisoria, sopravvissuta nel gergo comune (Nella delibera della Giunta comunale del 16 ottobre 1914 al punto 24 si legge: "letta l’istanza dei proprietari delle vie di recente apertura per il collocamento di fanali nuovi, le accoglie purchè tali vie vengano dichiarate comunali e ciò per la Via Maria Luisa e Via nuova Sellitti Marino"). Strada di collegamento tra Via Federico Capone e Via Eduardo De Filippo |
Via Ferdinando Cianciulli |
Deliberazione del Consiglio comunale n. 4 del 23 aprile 1947 |
Su proposta del consigliere Caprioli Pellegrino il Vico Maria Luisa viene denominato Via Ferdinando Cianciulli |
Ferdinando, Pietro, Adolfo CIANCIULLI nasce a Montella (AV) il 14 aprile 1881 da famiglia di media borghesia. Figlio di Vincenzo ( 1826-1903) e Marciano Giulia (1841- 1893) di discendenza socialmente elevata e di famiglia benestante. Il 31 dicembre 1910 sposò con rito civile Giovannina Morrone compagna di vita e di ideali. Il 7 gennaio del 1911, mentre era a Capri in luna di miele apprese di un incidente nella miniera di Altavilla nel quale persero la vita un custode di 72 anni e sei operai di età compresa tra 17 e 36 anni. Vi fu uno sciopero spontaneo che si concluse il 17 gennaio. Il Cianciulli precipitatosi in Altavilla non riuscì a suscitare la ripresa della lotta dei lavoratori tanto che scrisse sul “Grido”: Vi è troppa viltà, vi è troppo servilismo, vi è troppo abbrutimento in questi schiavi per potersi ribellare alla volontà del prete e del padrone, e domandare un po’ più di pane per la famiglia. La sua presenza accese l’entusiasmo di un nucleo di giovani che, di lì a poco, costituirono Il fascio giovanile socialista di Altavilla. Ferdinando Cianciulli con la sua opera riuscì a creare una rete di sezioni socialiste nei paesi della provincia. Ad Altavilla nel 1921 il nucleo socialista faceva capo a D’Avella Salvatore ed Antonio Pisano. Il Pisano fu poi candidato socialista al Parlamento. Ferdinando Cianciulli, la sera del 22 febbraio 1922, fu vittima di un agguato ad opera di un assassino che gli sparò col fucile caricato a piombo grosso. Si spense la mattina del 23 febbraio 1922. L’assassino non fu mai scoperto. |