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                            Piantina 4     Corso Giuseppe Garibaldi

                                               già Corso Umberto I

                                                           già Corso San Pietro

                                                                  già Strada delle pietre

Denominazione

Fonti documentarie

Descrizione e motivazioni

Strada

delle pietre

Catasto onciario del 1742

Nel catasto è menzionato un “Borgo Nuovo seu Via delle pietre” e “Borgo della Via delle Pietre”.

Stradario compilato dal perito Tartaglia Serafino Approvato con delibera Consiliare, n. 87 del 24-9-1868

“…Questa è una delle principali strade del paese ed anche la più spaziosa. La medesima comincia dall’estremità superiore del paese denominato Largo San Pietro che offre un parallelogramma e, scendendo, si dirama nella sua estremità in tre: Strada Fontana, Macello e Ponte. Lungo il suo cammino si collega con altre strade che in seguito descriveremo : Pizzo Del Muro, Traversa Comunale Irpina, Foresta, Sellitti, Vicolo Dei Rossi, Ospedale, Vicolo Dei Prata. La sua lunghezza è di metri 280,00 e nel punto di partenza è larga metri 23,40. Nella sua estremità misura metri 26,00. Nell’estremità superiore, verso il lato occidentale, vi è uno spiazzo di figura rettangolare denominato Largo San Pietro (*), i cui lati offrono la lunghezza compensata di metri 35,00 per la larghezza di metri 34,50….”.

(*) Oggi Piazza 4 Novembre

Corso

San Pietro

Piano Regolatore redatto dall’Ing. Domenico Morelli nel 1877, approvato dal Consiglio Comunale in data 11-5-1885

“………La via S. Pietro quantunque larga, bella e di livello piuttosto uniforme pare in bisogno di essere coordinata specialmente nel suo principio e fine; per cui vi ò ideato una piazza verso la Chiesa di tal nome, affinchè comodamente si abbia accesso alle molte vie che in questo punto si trovano, ed un altra piazza verso le tre vie Fontana, Piazza e Ponte; e così si à un facile innesto alle citate tre vie, con rialzarne un poco ancora il livello; e così avere ancora minor pendenza da un punto all’altro, ed anche più facile accesso alla via Ponte.

Il suo piano è tracciato in un solo rettifilo, avendo le due cennate piazze nei loro punti estremi dei marciapiedi laterali all’asse stradale, i quali è necessario che venissero assolutamente selciati, con i rispettivi corsi sottoposti per le piovane, e con un solo corso grande nel mezzo dell’asse stradale che riceverebbe le acque da caditoie che vengono stabilite sotto il cordone del marciapiede.

   Se per poco però questi corsi sotterranei si credessero di forte spesa, essendo l’asse stradale a brecciame, è necessario che sotto ai cordoni dei marciapiedi vi siano delle gavete…. almeno scandonate poste in fabbrica, e tali da poter raccogliere le acque piovane e convogliarle verso il basso del paese, e propriamente alla chiavica che è sulla via Piazza; la quale in questa circostanza dovrebbe sempre prolungarsi fino al principio della medesima.

   I marciapiedi son segnati di due larghezze differenti onde poter meglio coordinare l’asse stradale col caseggiato esistente, ed in pari tempo atte alle esigenze dei cittadini. Lo spazio poi che si osserva a sinistra di risulta, tra il marciapiede e le case, può rimanere a terrapieno con alberi, o a scardonato; onde poter servire specialmente al piccolo mercato settimanale, che è solito a farsi nel Comune.

Corso

Umberto I

Delibearzione della Giunta Comunale del  15 gennaio 1901

"La Giunta Municipale vista la deliberazione consiliare con la quale al Corso San Pietro e alla Piazza San Pietro venne dato il nome di Corso e Piazza Umberto I, a perenne ricordanza del buon Re barbaramente assassinato a Monza"....

Corso

Giuseppe Garibaldi

Deliberazione del Consiglio Comunale

n. 4 del 6 luglio 1946

Su proposta del Consigliere Marinelli Domenico:

all’attuale Corso Umberto I viene dato il nome di Corso Giuseppe Garibaldi.

Via delle pietre ( oggi Corso Garibaldi ) è una strada che, fino alla seconda metà del ‘700, si trovava fuori dal centro urbano, così come si legge in molte fonti d’archivio nelle quali sono spesso riportate informazioni preziose sulla toponomastica antica, specie in occasione della compilazione di inventari.

In un documento del 1572, redatto dal Notaio Polidoro de Polidori si legge di una ……domum cum orto seu cortilio…sitam foris terra….ubi dicitur alla via delle prete……dove per foris terra è da intendersi appunto fuori dell’abitato.

Questa strada, come riportato in altro documento del 1687, aveva inizio….. vicino il ponte della cavallerizza …… ( la cavallerizza era la stalla per i cavalli e si trovava dove oggi c’è la fontana, in Piazza Matteotti) e serviva da collegamento tra l’antico abitato e l’ospedale della Ss. Annunziata (poi sede del Comune fino agli anni ’80), stabile utilizzato in passato come ricovero per i forestieri e come ospedale per i bisognosi. Questo ospedale fu volutamente tenuto extra moenia a motivo del fatto che la popolazione sana dovesse trovarsi lontana da soggetti malati, soprattutto in caso di contagio o pestilenze.

Superato l’ospedale, la strada delle pietre continuava salendo…..per andare al monastero di San Pietro (Inventario del 1653) e qui aveva termine congiungendosi con la via denominata Pizzo del muro che era l’accesso più comodo al paese per chi vi giungeva da sud.

(Le fonti sono in : Archivio M. Severini, Collezione privata di Giuseppe Sabatino. Inventari, Repertorio dell’inventario 1572 ed autentico del 1599 per notare Polidoro de Polidoro ed altri atti notarili ..).LOGOridotto